Last Updated on 12 Luglio 2018 by Marco Gregorin
La certificazione del personale addetto alle prove non distruttive
Nei paesi ad alto tasso di industrializzazione si è sentita da tempo la necessità di eseguire controlli non distruttivi a personale opportunamente certificato e qualificato.
Negli Stati Uniti all’inizio degli anni ’70, l’ American Society for Non Destructive Testing ( ASNT ) ha emesso la prima normativa in merito, la SNT-TC-1A per la qualificazione del personale addetto ai controlli non distruttivi.
In seguito anche altri paesi hanno emesso normative nazionali sostanzialmente simili a quella americana. Nel 1993 il comitato Europeo di Normazione ( CEN ) ha emesso la norma europea EN 473, edita in Italia con la sigla UNI EN 473 “ qualifica e certificazione del personale addetto alle prove non distruttive “.
La norma suddivide il personale addetto all’esecuzione delle Prove non Distruttive in tre livelli e ne definisce le competenze che possono essere così sintetizzate:
Livello 1: esecuzione del controllo
Livello 2: interpretazione dei risultati e valutazione di rispondenza alle specifiche, inoltre il II livello dà le istruzioni per il rilievo al I livello che può solo operare con le istruzioni del II livello.
Livello 3: organizzazione del sistema di controlli non distruttivi, stesura delle specifiche e addestramento del personale.
La suddivisione nei tre livelli si applica a ogni metodo di Prove non Distruttive. La norma UNI EN 473 definisce anche le modalità per la certificazione nei tre livelli.
L’attuale evoluzione della certificazione del personale addetto ai controlli non distruttivi è la norma UNI EN ISO 9712:2012