Last Updated on 27 Dicembre 2013 by Marco Gregorin
Parlando con un amico di barche e osmosi, mi sono chiesto se la termografia poteva essere applicata per valutare le condizioni di uno scafo.
Dopo qualche ricerca su internet e una prova di ripresa su imbarcazioni in cantiere sto mettendo appunto un sistema per la valutazione termografica di uno scafo in vetroresina o in legno.
L'imbarcazione di vetroresina è spesso soggetta al fenomeno dell'osmosi. Tale fenomeno forma delle camere di umidità nello scafo creando dei distacchi nei fogli di vetroresina. Quando la barca viene messa in cantiere e quindi non è più bagnata dall'acqua questi rigonfiamenti tendono ad asciugarsi, ritirandosi e confondendo la loro reale estensione.
La termografia individua le zone con diversa temperatura, le superfici distaccate o bagnate avranno una conducibilità termica diversa rispetto alle parti intatte, quindi una temperatura superficiale diversa. Anche nel caso la zona compromessa sia stata riparata con l'applicazione di stucchi o altri materiali, la conducibilità termica risulta variata rispetto all'originale.
In questo modo si possono mettere in evidenza alcuni difetti del materiale che altrimenti sarebbero coperti dal gel-coat o dall' antivegetativa.
Nella foto sopra si può notare un timone con delle zone molto più calde rispetto al resto della superficie. Questi punti possono rappresentare due cose diverse:
1 punti in cui sono state eseguite delle riparazioni
2 punti di delaminazione o distacco della vernice
La termografia può essere un aiuto molto importante per l'esperto che deve eseguire delle riparazioni su imbarcazioni colpite da osmosi o da assorbimento di umidità delle tavole di legno.
Tra qualche giorno troverete, nella sezione download, un report fotografico che aiuta a capire le potenzialità del metodo non distruttivo termografico applicato alle imbarcazioni.